INIZIATIVE PER SALVAGUARDARE LE API

Salvare le api significa salvare noi stessi...e il nostro Pianeta! 

TUTTI POSSIAMO FARE QUALCOSA!!

Le soluzioni per salvare le api sono molte perché salvare le api è una priorità, e per farlo è necessario ripensare al modo in cui le attività umane impattano sugli habitat e la biodiversità. Dall'agricoltura alle buone pratiche sostenibili, ecco cosa possiamo fare per salvare questi piccoli e indispensabili insetti dall'estinzione.

1. EVITARE LE MONOCOLTURE E FAVORIRE LA BIODIVERSITÀ

Le api necessitano di fioriture continue e le monoculture interrompono questo circolo virtuoso, fornendo polline solo per brevi periodi. Nelle monocolture, poi, non crescono altre tipologie di piante, sottraendo agli insetti impollinatori la biodiversità che serve loro per prosperare.

2. EVITARE L'USO DEI PESTICIDI

I pesticidi sintetici, i fertilizzanti, gli erbicidi e i neonicotinoidi sono nocivi per le api poiché intaccano il sistema nervoso centrale causandone la paralisi e la morte. Scegliete allora prodotti organici e soluzioni naturali come il compost per il giardino.

3. PIANTARE LE PIANTE "AMICHE" DELLE API

Una delle maggiori minacce per le api è la mancanza di un habitat dove possano trovare cibo nutriente, soprattutto in città dove le aree verdi sono più rare. Sui balconi, negli orti o nei giardini possiamo seminare fiori e piante aromatiche amiche tipo: calendula, tulipano, margherita, lavanda, lupinella, facelia, borragine, timo, grano saraceno, girasoli, malva, rosmarino, aneto, pastinaca, coriandolo, erba medica e la lista è ancora lunga.

Tra queste scegliete le piante autoctone della vostra zona con una preferenza per i fiori con cime singole come le margherite che producono più polline e sarà più facile per le api raggiungerlo.

4. VIA LIBERA ALLE SIEPI

Al posto dei classici divisori in legno, usiamo le siepi. Gli elementi architettonici naturali, oltre a portare verde in città, offrono riparo alle api, aiutandole a sopravvivere sia in estate che in inverno.

5. COSTRUIRE UNA CASETTA PER LE API

Una casetta per le api rappresenta un porto sicuro per tutti gli insetti che necessitano riposo, soprattutto se indeboliti da pesticidi e/o fertilizzanti di sintesi. In commercio ne esistono di moltissimi tipi, ma è possibile anche affidarsi al fai da te. 


ALTRI CONSIGLI...

1. PIANTARE FIORI CHE PIACCIONO ALLE API

Una delle maggiori minacce per le api è la mancanza di un habitat dove possano trovare cibo nutriente, soprattutto in città dove le aree verdi sono più rare. Sui balconi, negli orti o nei giardini possiamo seminare fiori e piante aromatiche amiche tipo: calendula, tulipano, margherita, lavanda, lupinella, facelia, borragine, timo, grano saraceno, girasoli, malva, rosmarino, aneto, pastinaca, coriandolo, erba medica e la lista è ancora lunga.

Tra queste scegliete le piante autoctone della vostra zona con una preferenza per i fiori con cime singole come le margherite che producono più polline e sarà più facile per le api raggiungerlo.

10 piante da coltivare per attirare le api e per nutrirle

Bisogna scegliere sempre piante e fiori stagionali, ovvero che fioriscano in primavera, estate e autunno. In questo modo si potrà dare nutrimento durante tutta la stagione vegetativa implementando la presenza dei preziosi impollinatori.

Si può variate di colori e misure. Le api sono specie generaliste, che amano quindi svariate varietà di fiori. Creando piccole aiuole della stessa specie vegetale, aiuterete le api a riconoscerle anche da lunghe distanze.

PRIMAVERA


ESTATE



AUTUNNO


2. NON UTILIZZARE PRODOTTI CHIMICI NEL GIARDINO

I pesticidi sintetici, i fertilizzanti, gli erbicidi e i neonicotinoidi sono nocivi per le api poiché intaccano il sistema nervoso centrale causandone la paralisi e la morte.

Scegliete allora prodotti organici e soluzioni naturali come il compost per il giardino.

3. ACQUISTA CIBO LOCALE, BIOLOGICO E DI STAGIONE

Questo consiglio sembra forse fuori focus, ma in realtà è molto importante.

Acquistando miele, frutta e verdura biologica eviterete infatti di finanziare un'agricoltura industriale che impiega pesticidi che danneggiano il suolo e gli insetti impollinatori.

4. DARE DA MANGIARE ALLE API IN DIFFICOLTA

Le api possono stancarsi e non avere abbastanza energia per tornare all'alveare, per cui se trovate un'ape stanca in casa, una semplice soluzione di zucchero e acqua in un cucchiaio la potrà aiutare a rianimarsi.

5. DARE DA BERE ALLE API ASSETATE

Proprio come noi, anche le api possono avere sete. Per farle riprendere dal loro instancabile lavoro di impollinazione basta riempire una ciotola poco profonda con acqua pulita e disporre all'interno sassolini e pietre. Le api atterreranno sui sassi per qualche sorso d'acqua lungo e rinfrescante.



THE CIRCULAR ECONOMY

WHAT IS THAT?

The circular economy is a model of production and consumption that involves sharing, lending, reusing, repairing, refurbishing and recycling existing materials and products for as long as possible. This extends the life cycle of products, helping to reduce waste to a minimum.

Studied since the 1970s, the circular economy only fully became part of the economic landscape in the third millennium.

With the circular economy, new terms are introduced into the canonical vocabulary of the production and consumption model: sharing, loan, reuse, repair, reconditioning and recycling. Technological innovation, environmental sustainability, energy efficiency and the use of renewable sources travel in symbiosis, giving the circular economy all the characteristics of a new virtuous system.

The circular economy is a strategic ally for sustainable development. His broader vision is essential for reviewing the approach in tackling the issues of resource scarcity, global warming and waste management.

The use of renewable energy is a key component for the production of circular products and resources, including how the components of renewable plants are designed, manufactured, built and operated and how their eventual new life is addressed.


UNA PICCOLA IMPRONTA ECOLOGICA

Le api recano importanti benefici e servizi ecologici per la società. Con l'impollinazione le api svolgono una funzione strategica per la conservazione della flora, contribuendo al miglioramento ed al mantenimento della biodiversità. Una diminuzione delle api può quindi rappresentare una importante minaccia per gli ecosistemi naturali in cui esse vivono. L'agricoltura, d'altro canto, ha un enorme interesse a mantenere le api quali efficaci agenti impollinatori.

L'impronta ecologica dell'apicoltore è molto piccola; materiali ed energie necessarie per la costruzione e la vita della colonia sono ricavate direttamente dalle api prelevandole esclusivamente da fonti naturali rinnovabili che l'evoluzione ha destinato loro: il nettare e il polline dei fiori. Questa condizione rende vantaggioso e sostenibile l'allevamento delle api.
Per allevare le api non si impiegano terreni agricoli, risorse idriche o fertilizzanti, si usano colture già presenti nel territorio o aree verdi naturali. Le api favoriscono lo sviluppo della flora di questi ambienti, aumentano la produzione, la pezzatura e i valori nutrizionali di frutti e semi sia spontanei che coltivati.
Le api mantengono pulito e alla giusta temperatura il loro alveare senza bruciare combustibili fossili. Dentro gli alveari non usano né lampadine né condizionatori.
Le api non producono CO2, non sottraggono terreni preziosi per la produzione di alimenti e non alterano gli equilibri ecologici ed economici dei territori a differenza delle centrali a biogas e dei vasti impianti fotovoltaici collocati a terra.
Alle api non servono depuratori perché ricevono dai fiori solo ciò che serve producendo minuscoli scarti che disperdono nell'ambiente fertilizzandolo.
Anche l'estrazione del miele fatta dall'uomo ha un bilancio nettamente positivo se consideriamo il valore energetico ricavato da questo alimento a dispetto della poca energia elettrica consumata per la smielatura e il confezionamento.

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