CONSEGUENZE DELL'ESTINZIONE DELLE API

...E se tutte le api scomparissero? 

Se le api scomparissero dalla faccia della terra, all'uomo non resterebbero che quattro anni di vita.

(Albert Einstein)

Senza insetti impollinatori, le nostre tavole sarebbero vuote. L'impollinazione è uno dei servizi ecosistemici più importanti forniti dalla natura per l'alimentazione umana e per l'economia. Delle circa 1.400 piante che nel mondo producono cibo e prodotti dell'industria, quasi l'80% richiede l'impollinazione, non solo da parte di api mellifere o solitarie, ma anche da vespe, farfalle, falene, coleotteri, uccelli, pipistrelli e non solo. Da questi animali dipende il 35% della produzione agricola mondiale, con un valore economico stimato ogni anno di oltre 153 miliardi di euro a livello globale e 22 miliardi di euro in Europa. In Italia, il servizio ecosistemico d'impollinazione contribuisce direttamente a circa il 12% del valore della produzione agricola di mele, pere e pesche.

Senza impollinatori non avremmo più il piacere di gustare caffè e cioccolata, ma anche mele, albicocche, pesche, ciliegie, pere, fragole, pompelmo, kiwi, mirtilli, frutti di bosco, zucchine e tutte le varietà di zucca. Anche il pomodoro è un ingrediente a rischio, così come la produzione di carne e prodotti lattiero-caseari, perché le mucche degli allevamenti estensivi si cibano in prevalenza di erba medica, un foraggio impollinato dalle api e altri insetti. Senza impollinatori, la nostra dieta sarebbe carente o totalmente priva di molti micronutrienti essenziali per la salute, comprese le vitamine A e C, calcio e fluoro.


CIBI CHE SARANNO A RISCHIO IN CASO DI ESTINZIONE DELLE API O DI ALTRE SPECIE DI ANIMALI

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